VIAGGIO
IN SLOVENIA
07 SETTEMBRE 2014 --- 16 SETTEMBRE 2014
di
Roberto Buracchini
L’ITINERARIO
07 SETTEMBRE PERA DI FASSA -
KOBARID
08 SETTEMBRE ITINERARIO
STORICO DI KOBARID
09 SETTEMBRE PASSO
DEL VRSIC - KRANJSCA GORA
- BLED
10 SETTEMBRE VISITA
DI BLED - GOLA DEL VINTGAR
11 SETTEMBRE STARE
FUZINA -
STUDOR - CASCATE DI SAVICA -
BOHINJ
12 SETTEMBRE RADLOVJICA -
KROPA
13 SETTEMBRE LUBJANA
14 SETTEMBRE SKOFJA
LOKA -
CERKNO - PIVKA JAMA
15 SETTEMBRE GROTTE
DI POSTOJNA - CASTELLO DI PREDJAMA
16 SETTEMBRE
VALLE DELLA VIPAVA - PADOVA
- SINALUNGA
Costi APROX. ( Costi x tre persone )
PERNOTTAMENTI
TOT 557€ (
9 notti )
TRASPORTO TOT
180€ ( GASOLIO E AUTOSTRADE )
ATTRAZIONI TOT 232€ ( MUSEI GROTTE CASCATE GITE IN BARCA )
SHOPPING TOT 48€
PASTI E VARIE TOT 830€ (
UN PASTO COMPLETO X TRE AL RISTORANTE SI
AGGIARVA SUI 35€ )
SPESE TOTALI
TOT 2000€
SI PARTE !!!!!!!!
Dopo mesi e mesi di indecisione sulla
meta estiva del nostro viaggio, abbiamo scelto un Paese confinante con l’Italia,
senza creare grossi problemi di spostamenti ai miei cari genitori, che sono
stati i miei compagni di viaggio. Per la prima volta ho viaggiato solo con loro
senza l’appoggio della mia compagna preferita Elisa, che per l’occasione non ha
potuto partecipare al viaggio per motivi di lavoro. I dubbi erano tanti alla
partenza, ma sono svaniti dopo pochi km e soprattutto dopo il bellissimo fine
settimana passato in val di Fassa in compagnia di alcuni carissimi amici
viaggiatori. Dopo aver lasciato la Val di Fassa raggiungiamo il confine, anche
se oramai non può essere riconosciuto come tale, alle 18.00 del giorno 07
settembre. Dopo aver viaggiato sotto un tiepido sole, la pioggia ci da il ben
venuto in Slovenia, anche se sarà solo per un apio d’ore. Ci sistemiamo alla
periferia di Kobarid ( Caporetto ) in un bellissimo appartamento con vista
eccezionale: http://www.apartma-hisasonca.com/ ( 72.5€ tripla con uso cucina … ottima
sistemazione familiare )
La stanchezza dei kilometri percorsi in giornata si fa sentire e io ne
approfitto subito per un bagno rilassante sulla jacuzzi del piano terra.
Usciamo per una cena tipica a pochi metri dall’appartamento. Il Pizza Bar Pri
Vitku ci fa assaporare le prime delizie slovene. Io delizio il mio palato con
degli ottimi Cevapcici ( tipiche salsicce della zona balcanica che avevo già
sperimentato sia in Bosnia che in Croazia ). Passeggiata notturna nel piccolo
centro di Kobarid con caffè prima di andare a dormire.
Ci svegliamo ricoperti da una fitta
coltre di nebbia che ricopre tutte le montagne che ci circondano, solo un
piccolo spiraglio, ci mostra il bianco campanile dell’ossario italiano, situato
su un colle a poche centinaia di metri sopra di noi. Facciamo colazione al
piano terra, insieme a due austriaci, che condividono l’intera casa con noi,
poi usciamo per l’esplorazione della zona. La scelta di Kobarid, è prettamente
storica, sia io che mio padre eravamo molto interessati al museo della prima
guerra mondiale e a passeggiare lungo i sentieri dove hanno lasciato la vita
tanti soldati italiani nel lontano 1917. Dal centro di kobarid, si risale la
via crucis, per raggiungere l’Ossario Italiano. Intanto la nebbia ci ha quasi
abbandonato, e le vette del Matajur e del Krn, svettano sopra di noi. Oltre
allo spettacolo che ci offre il paesaggio intorno, giriamo attorno all’Ossario,
leggendo qua e là alcuni nomi degli oltre 700 soldati italiani morti sul fronte
dell’Isonzo. Il maestoso ossario a forma ottagonale è inoltre dominato dalla
chiesa del seicento, la Chiesa Parrocchiale di Sant’Antonio, che durante la
nostra visita è chiusa. Lasciamo la zona per immergersi nella natura, e
dirigendosi verso nord, prendiamo un sentiero che attraversa il bosco, fino a
raggiungere quello che una volta era un insediamento medievale. Visitiamo le
rovine situate su un’altura, che domina tutta la valle e pian paino
ridiscendiamo verso la valle dell’Isonzo. Oltrepassiamo la Linea di Difesa
italiana tra postazioni d’artiglieria e piccoli bunker oramai dismessi e una volta
raggiunto il Kamp Lazar, dal quale con un ponte pedonale in legno si attraversa
il Soca. Da qui, un sentiero diretto a nord, ci porta alla scoperta delle
cascate del Kozjak, spettacolari per la loro posizione. Al rientro dalle
cascate, ci fermiamo al Kamp Koren, per un pranzo al sacco lungo le rive del
fiume. IO ne approfitto anche per una siesta lungo il fiume con tentato bagno
nelle gelide acque dell’Isonzo. Sarà per un’altra volta. Dal campeggio
raggiungiamo il ponte di Napoleone, così chiamato perché fu costruito dai
francesi nel XIX sec. Con un’ulteriore passeggiata di 30 minuti rientriamo
all’appartamento. Lunga ma interessantissima passeggiata nei dintorni di
Kobarid. Dopo una pausa, usciamo per la visita al museo. Interessantissime sale
d’esposizione ci riportano indietro nel tempo facendoci approfondire meglio ciò
che per noi fu LA DISFATTA DI CAPORETTO.
La giornata si presenta serena e calda,
il sole sta facendo capolino tra le Alpi Giulie e noi ne approfittiamo per una
colazione in terrazza sotto il tepore del sole mattutino. Paghiamo il nostro
conto alla simpatica Natalja e ci incamminiamo verso nord-est. Appena usciti da
Kobarid approfittiamo del prezzo economico del carburante per fare il pieno e
in pochi minuti, lungo la valle del Soca, raggiungiamo prima Bovec e poi la
deviazione per il Passo Vrsic. Da qui una strada tortuosa che regala vedute
spettacolari, ci accompagna fino al Passo, situato ad un’altura di 1611m . La
statale, che collega Kranjska Gora a Bovec misura circa 50 km ed è stato
commissionato dalle autorità tedesche durante la prima guerra mondiale. E’ un
susseguirsi di tornanti, ce ne sono almeno 60, tutti segnalati ed è ottimale
per una giornata di sole in bicicletta. Il Passo rimane aperto da Maggio ad
Ottobre ed è considerato uno dei capolavori dell’ingegneria stradale del XX
sec. Una volta giunti al passo, ci soffermiamo in un rifugio per un caffè con
vista mozzafiato e dopo una breve passeggiata, incominciamo la discesa. A pochi
km da Kraniska Gora, ci fermiamo lungo le sponde del lago Alpino di Jasna e ne
approfittiamo della bella giornata per una passeggiata e qualche foto.
Decidiamo di fermarsi a Kraniska per un pranzo. Famosa località sciistica e di villeggiatura, Kraniska, è una piccola
cittadina adagiata sulla valle della Sava Dolinka ed è un ottimo luogo per
assaporare alcune prelibatezze della zona. Noi ci deliziamo con dell’ottima
polenta accompagnata da ottima carne di cervo. Giusto il tempo di pranzare, passeggiare
sull’unica via del centro con la piccola piazza adorna di piccole bancarelle e
poi riprendiamo il nostro cammino verso la meta successiva. Alle 15.00 ci incontriamo con Spela, la
slovena di Bled che ci consegna le chiavi del nostro appartamento. A pochi
passi dal lago, l’Apartmaji Muznik è un’ottima sistemazione con un buon
rapporto qualità prezzo e in situazione favorevole. Fuori dalla via principale,
con un piccolo fiume che scorre sotto le finestre, ma a pochi minuti dallo spettacolare lago di
Bled. Lasciamo i nostri bagagli nell’appartamento ed usciamo per una
passeggiata. Approfittiamo dell’ultima ora di sole per una bellissima
passeggiata lungo il perimetro del lago, giusto in tempo per rientrare e
scampare ad uno dei temporali più forti che io abbia mai visto. Al termine
della pioggia esco per comprare qualcosa al supermercato e le strade sono
completamente allagate. Il parcheggio del supermercato è sott’acqua e rientro
in casa con le scarpe completamente zuppe di acqua. Per fortuna l’acquazzone è
solo passeggero e dopo cena esco per una passeggiata in centro con una
spettacolare vista sul castello di Bled illuminato.
Dopo il terribile temporale di ieri
sera, la mattinata sembra leggermente migliore, anche se il cielo è coperto da
nuvole grigie. Come suggeritoci dalla signorina che ieri sera ci ha consegnato
le chiavi dell’appartamento, prendiamo la nostra auto di prima mattina e
raggiungiamo il castello di Bled. Dopo aver attraversato l’arco principale del
castello, entriamo nel cortile interno pagando il nostro biglietto ( 9 € ) . Il
castello di Bled è situato in posizione strategica dal quale si può godere di
una magnifica vista sull’intero lago. Nonostante le nuvole, il panorama è stupendo,
approfittiamo della terrazza per scattare qualche foto e poi entriamo nel
museo. Le sale del museo ospitano collezioni di oggetti risalenti all’età del
ferro, dalle armature alle armi tipo spade e alabarde. Alcuni ritratti
dell’Imperatore Enrico II, sono ben visibili nella piccola cappella gotica che
si affaccia sul lago sottostante. Dopo la visita al castello, rientriamo con la
nostro auto nei pressi del lago e con una escursione in barca, raggiungiamo
l’isola di Bled ( escursione un po’ cara, ma gradita ). Con circa 15 minuti di
navigazione in PLETNA ( tipica imbarcazione a remi della zona ) raggiungiamo
l’isola dove ci accoglie la Scalinata Meridionale risalente al 1655. Le scale
ci invitano a salire fino alla casa del Cappellano e alla chiesa dell’Assunzione
che ospita all’interno una campana dei desideri, che i pochi turisti in giro si
affrettano a far suonare, per veder realizzati i loro desideri. Noi evitiamo la
simpatica commedia e ci sediamo per ammirare il panorama dall’isola. Rientrati
nella terra ferma, ci soffermiamo lungo le rive del lago per assaporare un
ottimo pranzo a base di pesce. Ottimo ed economico, con deliziosa vista sul
lago. Dopo una breve siesta in appartamento, ci dirigiamo nel pomeriggio verso
nord, per visitare la Gola del Vintgar. E’ una delle escursioni più facili ed
interessanti che si possono fare in zona, e non va assolutamente persa. Una
lunga passerella in legno di 1600m costruita lungo l’impetuoso fiume, ci
accompagna lungo la nostra escursione, fino a raggiungere la cascata si Sum.
Lungo il percorso è molto facile bagnarsi ed è quindi consigliabile portarsi
dietro un impermeabile, ma vale decisamente la pena. Un bar, nei pressi della
cascata ci invita a sedere per gustare un caffè e una barretta di cioccolata.
Compriamo un paio di cartoline e rientriamo verso Bled.
Ci svegliamo sotto la pioggia, ma non
ci arrenderemo mai.. Piove molto poco, la fine pioggia scende regolarmente, ma
non ci rovinerà più di tanto la giornata, almeno fino al primo pomeriggio.
Dedicheremo la giornata di oggi alla zona del lago Bohinj, con le sue acque
turchesi e i piccoli villaggi sparsi ai piedi del Parco Nazionale del Triglav
La prima tappa è il museo dell’alpeggio, situato nel villaggio di Stara Fuzine.
Una gentilissima slovena ci invita ad entrare nelle tre sale del museo, dove sono
esposti oggetti occorrenti per la produzione casearia della regione alpina.
Nella prima sala, c’è anche la ricostruzione di un capanno per pastori che
utilizzavano durante il periodo estivo in montagna. Alcune presse per il
formaggio, vasche di rame, enormi racchette da neve , foto d’epoca e alcuni
bastoni da pastori costituiscono l’interessante collezione del museo. Dopo un
caffè nel villaggio, raggiungiamo il piccolo insediamento di Studor, dove è
situato la Casa Oplen, tipica abitazione contadina della zona, con la classica
CUCINA NERA ( cioè senza canna fumaria ). Adesso, la Casa Oplen ospita un
piccolo museo dove il visitatore può ripercorrere la storia dei contadini della
zona. Per i miei genitori è un salto indietro nel tempo e mi raccontano un
sacco di storie sulle loro vecchie case dove abitavano da piccoli. Lasciamo
Studor e raggiungiamo Ukanc, da dove parte l’itinerario pedonale fino alle
cascate della Savica. Leggermente più impegnativo questo percorso di circa 40
minuti raggiunge una gola dove le cascate si gettano con un salto di circa 60
metri. Sembra che siano le più belle del
paese ma si contendono il titolo con quelle Kozjak, visitate precedentemente
nei pressi di Kobadir. Io preferisco senza dubbio queste di Savica. Durante il
cammino di ritorno inizia a piovere, ma sempre pronti ad ogni evenienza,
apriamo l’ombrello e raggiungiamo la nostra auto. Facciamo pranzo lungo le rive
del lago Bohinj e dopo il caffè raggiungiamo Ribcev Laz, dove visitiamo la
Chiesa di San Giovanni Battista, che conserva dei magnifici affreschi del XV e
XVI sec. Oggi sarebbe stato bello passeggiare lungo le rive del lago, ma la
pioggia pomeridiana ci invita a rientrare a Bled. Per fortuna in serata si
rasserena e ne approfitto per l’ennesima passeggiata fino al centro del paese.
Sembra ci sia il sole questa mattina,
magari !!!! E’ solo un’illusione, ma per fortuna non piove e dopo colazione,
prepariamo il nostro equipaggiamento e partiamo alla volta di Radovljica La cittadina, situata a 10 km da Bled, è
ricca di edifici storici e soprattutto, vanta una bellissima posizione panoramica,
dalla quale si può godere di viste mozzafiato sulle alpi e sul monte Triglav. Il
motivo principale della nostra sosta da queste parti, è il museo
dell’Apicoltura, anche se a dir la verità, vale la pena anche solo passeggiare
lungo le viuzze del villaggio ammirando gli affreschi e gli edifici risalenti
al XV sec. Linhartov trg è la piazza principale dove si affacciano edifici
considerati tra i più belli dell’intera Slovenia, anche se mi sembra un po’
esagerato. Camminare tra le vie di Radovljica può risultare molto interessante, come del resto visitare il museo. Un
argomento molto interessante, quello dell’apicoltura, che ci accompagna lungo
le sale del museo cittadino. Alcune compere prima di uscire dal museo e poi ci
mettiamo in cammino verso sud. Prossima destinazione: Kropa; L’ANTICO BORGO DEI
FABBRI. Se nella zona di Radovljica la
lavorazione del ferro e di altri metalli è oramai cosa desueta, qui a Kropa,
sentir il battito dei fabbri è cosa assai comune. Questo piccolo villaggio è
stato per secoli in centro principale dell’estrazione e della lavorazione del
ferro, e le lavorazioni sparse per il villaggio lo testimoniano. Molto
interessante il museo del Fabbro, il quale ripercorre la storia della forgiatura del ferro dell’intera zona.
Con un po’ di fortuna è possibile attraversare la strada ed osservare al lavoro
alcuni dei fabbri superstiti. Dopo la visita al villaggio non ci facciamo
scappare l’occasione di assaporare delizie culinarie della zona alla Gostilna
Pr’ Kovac, considerato uno dei migliori ristoranti dell’’intera Slovenia. Polenta
di farro, dell’ottimo stufato e cinghiale, allietano i nostri corpi. Una
delizia!!! Raggiungiamo in serata Dragocanja, dove è situato il camp Smlednik ( http://en.dm-campsmlednik.si/ ) . Qui
alloggeremo per un paio di notti, per poter visitare domani la capitale
Slovena: Lubiana.
Giornata intera dedicata alla capitale
della Slovenia. Dopo aver preso indicazioni dal campeggio, saliamo in macchina
e ci dirigiamo verso la capitale Da Dragocanja alla capitale sono appena 18 km
ed è semplicissimo raggiungere la nostra meta. Dietro indicazioni del
receptionist, raggiungiamo Parco Tivoli, dove è situato un enorme parcheggio,
che per puro caso oggi è anche gratuito.. Non chiedetemi il perché, nessuno lo
sapeva !! Parcheggiamo l’auto e ci incamminiamo attraverso il parco, fino a
raggiungere la Galleria Nazionale, situata giusto al di là del sottopassaggio. Da qui, ci
dirigiamo verso il centro passando per il Parlamento, con il suo mastodontico
ingresso decorato con statue di bronzo. Raggiungiamo in pochi minuti Kongressni
TRG caratterizzata dal Parco Zvevda e da numerosi edifici prestigiosi, come per
esempio La Filarmonica, la Chiese delle Orsoline della Santa Trinità, il Museo
scolastico Sloveno ed infine la sede dell’Università di Lubiana. Attraversiamo
il fiume Ljublanjca grazie al Cobbler Bridge ed iniziamo la risalita verso il
Castello della capitale. Circa 20 minuti di salita attraverso strette scale e
un parco poco curato, e raggiungiamo la collina. Gli edifici odierni del
castello, sono del XVI sec. I quali sono stati ricostruiti dopo il terremoto
del 1511. Il costo del biglietto per visitare le sale è di 10€ più varie
opzioni per le mostre temporanee. Ma, anche stare seduti al bar e godersi la
magnifica vista dalle mura del castello è una buona opzione. Dalla Torre di
Guardia, alcuni suonatori di tromba ci ricordano che sono le 11, mentre una
coppia slovena si sta preparando per sposarsi all’interno della Cappella di San
Giorgio. Dopo la pausa caffè, riprendiamo la via del ritorno, passando questa
volta per Studentovska Ulica e raggiungiamo il Mercato all’aperto. Ci perdiamo
nelle bancherelle del mercato approfittando degli ottimi prezzi della frutta,
mentre il cielo pian piano si sta annuvolando. Da quello all’aperto, passiamo
al mercato centrale, dove ci sono un sacco di prelibatezze per il pranzo.
Beviamo una birra ai margini del fiume e prima che inizi a piovere ci ripariamo
al mercato coperto. Pian piano smette di piovere e raggiungiamo la zona vecchia
della città dove assaporiamo un buon caffè prima di rimettersi in cammino verso
il Parco di Tivoli. Prima di lasciare la capitale, assistiamo ad un matrimonio
ortodosso, dove i partecipanti ci invitano a scattare delle foto insieme agli
sposi. Riprendiamo la nostra auto per rientrare in campeggio, il quale
raggiungiamo prima delle 18.00 Birra al bar, cena all’interno del nostro caldo
bungalow e poi a dormire, pronti per la prossima destinazione.
Lasciamo Dragocanja dopo una ricca
colazione e raggiungiamo la cittadina di Skofja Loka dopo mezz’ora di strada.
Situata lungo il fiume Selscica, Skofja, è considerata una tra le città più
antiche dell’intera Slovenia. Il suo centro storico è inoltre considerato
monumento storico, e passeggiando tra le sue vie, si percepisce subito u senso
di antico e bellezza. Parcheggiamo l’auto nei pressi dell’ufficio postale, in
Kapucinski trg, dove è situata anche la stazione degli autobus. Nel alato
occidentale del piazzale, visitiamo il monastero dei cappuccini, dove
intraprendiamo una interessante conversazione con un frate di origine istriana,
che parla un italiano perfetto. Conosce molto bene le nostre zone, che ha varie
volte visitato e ci invita a tornare a Skofja in futuro. Attraversando il ponte
di Pietra ( o dei Cappuccini, raggiungiamo Chancargev trg, dove è situata la
Chiesa parrocchiale di San Giacomo. Giusto un’occhiata all’interno per poi
raggiungere Casa Homan, con un bellissimo affresco di San Cristofolo del 1511 e
infine piazza Mestni; la piazza principale. La piazza è caratterizzata da
numerosi edifici di colore diverso che attribuiscono alla cittadina il
soprannome di “LOKA DIPINTA”. Oltra a casa Homan, da segnalare il vecchio
municipio, situato di fronte alla colonna della peste e casa Martin con i suoi
decori in legno e l’entrata a volta. Dopo un caffè in piazza, raggiungiamo le
scale che portano al castello, per poi salire fino alla sommità della collina;
da qui si può godere di uno spettacolare panorama a 360°. Approfittiamo della
splendida giornata per rilassarsi un po’ nei giardini esterni del castello,
dove sono situate delle ricostruzioni di villaggi contadini. Lasciamo Skofja
dopo un paio d’ore di visita, e ci dirigiamo verso ovest per raggiungere il
piccolo insediamento di Cerkno. Dopo 5 giorni tra le strade della Gorenjska,
rientriamo nella regione di Primorska, da dove è iniziato il nostro viaggio. Cerkno
è un piccolo insediamento di appena 1500 abitanti, che attira la nostra
attenzione grazie all’ospedale partigiano di Franja, situato ad appena 5 km
dalla cittadina. Facciamo pranzo con un paio di toast ed una birra e poi ci
incamminiamo verso l’ospedale. Un gola rocciosa, ci accompagna fino all’ingresso
del sito, e ci domandiamo come avessero fatto gli infermieri e i dottori a
trasportare fin quassù i corpi feriti dei partigiani. Grazie ad un opuscolo
offerto dal punto info, visitiamo i 15 edifici che costituivano l’ospedale. Dalla
sala operatoria agli ambulatori, passando per le sale da pranzo, radiologie e
camerate. Anche se l’ospedale fu attaccato in due occasioni dai tedeschi, non
fu mai conquistato, e accolse più di 500 feriti, con un tasso di mortalità
inferiore al 10%. Lasciamo l’ospedale alle 15.00 per raggiungere la nostra
successiva meta. Dopo essere entrati nella regione di Notranjska, ci istalliamo
al Camping Pivka Jama, a pochi km dalle famose grotte di Postumia. Lascio i
miei averi nel bungalow e mi incammino attraverso un paesaggio carsico ornato
di pini e abeti. Due ore di passeggiata serale, prima della cena.
Conosciute in tutto il mondo e considerate
tra le più grandi grotte carsiche del mondo, quelle di Postumia costituiscono
una delle principali attrattive dell’intera Slovenia. Meta turistica d’eccellenza,
viene visitata ogni giorno da migliaia di visitatori. Noi ci presentiamo all’ingresso
del sito di prima mattina, per evitare le grandi folle, ma, la fila per il
biglietto è già un lungo serpentone. Riusciamo ad entrare con il gruppo delle
9.30 e rimaniamo all’interno delle grotte per circa 2 ore. Un treno elettrico
ci conduce fino alla Grande Montagna, da dove inizia la nostra esplorazione
alla grotte. Uno spettacolo indescrivibile, anche se noi non ci possiamo
lamentare con le nostre famose di Frasassi o di Castellana in Puglia. Il giro
all’interno delle grotte è molto interessante e la nostra guida, italoslovena,
ci accompagna con dettagliatissime descrizioni. Usciamo dalle grotte sotto un
bellissimo sole e decidiamo di fermarsi per il pranzo all’ottimo Cuk un
ristorante situato nei pressi delle grotte. Dopo l’immancabile caffè, ci
dirigiamo verso Predjama, dove è situato un fiabesco castello. Con il biglietto
cumulativo, comprato alle grotte, visitiamo il castello situato all’ingresso di
una grotta. Incastonato nelle pareti rocciosi, l’edificio risale più o meno all’anno
1200 anche se alcune zone sono più recenti. Sale maestose, trabocchetti, ponti elevatori
e finestre dalle quali veniva gettata la pece bollente, ci accompagnano in
questa fiabesca avventura di Predjama. Stanchi di una settimana di visite e
passeggiate, rientriamo per l’ultima notte slovena al camping e ci rilassiamo
nell’accogliente bungalow in legno immerso nel paesaggio carsico.
Ultime ore in Slovenia.. Dopo aver
saldato il conto al camping, ci dirigiamo verso il confine italiano.
Attraversiamo tutta una vallata conosciuta
con il nome di VALLE DELLA VIPAVA, che ci accompagna fino a Nova Gorica. Famosa
per i suoi vigneti e i suoi vini rossi tra i quali ottimi Merlot, la valle
costituisce uno dei centri vinicoli più importanti dell’Europa centrale. Ci fermiamo per una colazione nei pressi dell’abitato
di Vipava, ai piedi del monte Nanos. Poi raggiungiamo l’ultima cittadina
slovena, prima di entrare in Italia a Gorizia. Da qui, due ore di strada ci
accompagnano fino alla periferia di Padova, dove ci fermiamo per un saluto a
dei lontani parenti. Rientriamo a Sinalunga nel tardo pomeriggio dopo circa 1500km
percorsi e dieci giorni di on the road !!!!Alla prossima !!!!!!!